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Martedì, 06 Ottobre 2020 09:41

Adults in the Room

La coraggiosa, ma velleitaria battaglia individuale di un europeista utopista contro le istituzioni ultra-liberiste dell’Unione europea reale

Sabato, 15 Dicembre 2018 22:38

L’euro-riformismo e le sue contraddizioni

Lo stato europeo voluto dai progressisti non può esistere se non come compromesso reazionario ai danni della classe lavoratrice.
I poteri forti caldeggiano un governo tecnico o un governo Salvini, minacciando uno scenario greco, mentre la sinistra rischia di imbarcarsi in un progetto populista.
Sabato, 07 Ottobre 2017 18:59

Il sogno di Varoufakis con DiEM25

DiEM25 è l’infrastruttura che vuole raccogliere i democratici europei di qualsiasi orientamento politico per elaborare una risposta comune alle crisi in atto.

Tsipras un anno fa. Non c’era sentore di una vittoria elettorale così superba, nessuno poteva avere la certezza che ce l’avrebbe fatta a diventare primo ministro. Ma sul “Der Spiegel” il giovane greco veniva già definito “il nemico numero uno dell’Europa”. 

Il compromesso dei quattro mesi – uno in più dei termini di Shylock e due in meno di quelli richiesti da Atene – presentato lunedì scorso a Bruxelles dal Ministro Yanis Varoufakis è ancora in bilico, e verrà probabilmente emendato prima dalla imminente scadenza del 28 febbraio. È un cedimento del Primo Ministro Alexis Tsipras? 

Quando scelsi la mia tesi di dottorato, nel 1982, scelsi di proposito un argomento fortemente matematico e un tema in cui il pensiero di Marx era irrilevante. Quando, in seguito, mi imbarcai nella carriera accademica, da lettore nelle facoltà di economia convenzionale, il contratto implicito tra me e le facoltà che mi offrivano il posto era che avrei insegnato il genere di teoria economica che non lasciava spazi a Marx.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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