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Venerdì, 18 Febbraio 2022 23:54

Emilio libero, tutti liberi, tutte libere

Sabato 12 febbraio 2022, davanti al consolato francese di Milano, c’è stato un presidio di lotta e di festa per la scarcerazione, avvenuta il giorno prima, di Emilio Scalzo, che era da oltre due mesi detenuto in Francia.

A Notre Dame des Landes, la mobilitazione popolare ha vinto.
Il movimento No TAV continua a mobilitarsi ma quali sono le percezioni e le opinioni di persone comuni non militanti che vivono nella valle in relazione al Festival dell’alta felicità?

La Città Futura esprime massima solidarietà al cronista Davide Falcioni indagato per aver descritto e raccontato la verità dei fatti accaduti durante il presidio in una sede della Geovalsusa S.r.l. LCF difende con forza il diritto di cronaca e condanna tutte le forme d’intimidazione verso la libertà di stampa. I maxi processi istituiti contro i militanti No Tav per "terrorismo" e le accuse di "istigazione a delinquere" con chi solidarizza, come Erri De Luca, sono un segnale della paura dei poteri politico-economici nei confronti di un movimento forte ed esteso alla maggioranza della popolazione della Val di Susa.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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