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Approfondiamo le interessanti osservazioni di Brecht sulle contraddizioni dei lavoratori della mente all’interno della società capitalista e sul rapporto fra impegno politico e ricerca della felicità
Citazioni di passi dal Me-ti, Libro delle svolte [1934-37] di Bertolt Brecht
Proseguiamo la pubblicazione delle videolezioni del corso su Brecht, tenute dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci e per Groucho Teatro
Domenica, 03 Maggio 2020 03:19

Videolezione: Brecht e la rivoluzione

Proseguiamo la pubblicazione delle videolezioni del corso su Brecht, tenute dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci e per Groucho Teatro
Domenica, 26 Aprile 2020 07:05

Brecht e i lavoratori della testa

Brecht, polemizzando con gli intellettuali tradizionali e con quelli organici alla classe dominante borghese, insiste nel sottolineare come il mondo del pensiero non possa che essere espressione del mondo storico e sociale
Proseguiamo la pubblicazione delle videolezioni del corso su Brecht, tenute dal prof. Renato Caputo per l’Università popolare Antonio Gramsci e per Groucho Teatro
Sabato, 21 Marzo 2020 22:19

Sulla Rivoluzione

Proseguiamo, sulla scorta del corso tenuto per l’Unigramsci, la nostra analisi tematica della grande opera di Bertolt Brecht: Me-ti – Il libro delle svolte
Come può un grande artista rifiutarsi di prendere posizione con la propria opera dinanzi alle grandi problematiche economiche, sociali, politiche e ideologiche del proprio mondo storico?
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Al contrario della dominante ideologia borghese, che pretende di valorizzare il singolo in quanto tale, separandolo astrattamente dal suo contesto storico e sociale, il marxismo ci insegna che solo ponendoci consapevolmente al suo interno potremo consapevolmente incidere, lasciare il segno, nel corso del mondo

Domenica, 10 Novembre 2019 20:44

Brecht, l’eticità e i rapporti di produzione

Brecht, contro ogni impostazione moralista o idealista, considera le problematiche etico-morali sempre in relazione alle questioni socio-economiche. Perciò, come Nietzsche, non crede esista una sola morale, ma un’etica degli oppressori cui necessariamente si contrappone un’etica degli oppressi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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