Dal “no” alla deforma Renzi, attraverso il voto del 4 dicembre, al no contro precarietà, disoccupazione e bassi salari, attraverso il conflitto sociale
Il Si alla deforma Renzi come suggello definitivo del processo di smantellamento delle conquiste sociali e lavorative del passato. Ma noi non ci stiamo.
La deforma costituzionale conclude la riorganizzazione dei rapporti centro-periferia finalizzata all’abbassamento salariale con la normalizzazione dei commissariamenti straordinari e di altre analoghe prassi
All’alba del riconoscimento delle donne come cittadine a pieno titolo, il contributo delle donne costituenti.
Sabato, 12 Novembre 2016 10:04

Non basta votare NO!

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Votare NO alla deforma costituzionale non cancella i cambiamenti socio-economici che l’hanno determinata, né può costituire un alibi per giustificare lo scarso attivismo nei luoghi di lavoro e nelle piazze
Sabato, 12 Novembre 2016 10:03

Se è un costituzionalista a dire No

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Intervista a Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale, sui punti centrali della legge Renzi-Boschi e sulle conseguenze nefaste nel Paese
Referendum del 4 dicembre, l’ennesimo calcio eversivo. Le ragioni del No e lo schiaffo alla riforma del Titolo V della Costituzione
Nella lettera di Felice Besostri all’ambasciatore Usa, appare immediatamente evidente come la struttura istituzionale verrà trasformata con un inaudito accentramento dei poteri in mano al governo.
La vittoria del NO è una premessa per tentare di riportare la Costituzione nei luoghi di lavoro. Da sola non sarà sufficiente: occorrerà lavorare per modificare i rapporti di forza nei posti di lavoro e per costruire le condizioni per una grande mobilitazione nel Paese
La voce del governo statunitense si è fatta sentire forte e chiara nella campagna referendaria con un esplicito appoggio alla controriforma costituzionale patrocinata da Renzi. L’ennesimo capitolo della infinita storia delle ingerenze del “grande alleato” nelle vicende politiche italiane.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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