Donbass: resistere ed esistere

A tre anni dall'inizio della guerra, le Repubbliche del Donbass ricordano la giornata del Minatore e l'esempio di Stakhanov.


Donbass: resistere ed esistere Credits: Stanislav Ratinskij, Compagno del Partito Comunista di Donetsk

Oggi siamo a tre anni dalla guerra che attraversa l'Europa. Nel silenzio di tutti i governi non possiamo esimerci dal raccontare il coraggio delle due Repubbliche del Donbass che potremmo descrivere usando una semplice frase: resistere ed esistere.

Donets e Lughansk rappresentano oggi la parte industriale dell'Ucraina e un tempo rappresentavano il cuore d'acciaio dell'impero sovietico. Le miniere che oggi si trovano sul territorio diventano trincee di resistenza contro l'oligarchia ucraina. Sfidando bombe e sfruttamento.

Il 25 agosto in Donbass è la giornata del Minatore. Un simbolo, un ricordo, una reale presenza produttiva e sociale che ancora esiste in questa terra di mezzo tra la Crimea e il cuore nero del governo ucraino.

In questo giorno vengono premiati non solo i lavoratori delle miniere, da parte del Ministero dell'Economia, ma anche uno dei nostri compagni più accreditati riceverà tale onore. Membro del Partito Comunista, Stanislav Ratinskij riceve tale onorificenza a sottolineatura della sua ormai accreditata sensibilità nel campo giornalistico, per le sue attenzioni rivolte all'analisi e allo sviluppo socio economico delle due ormai reali repubbliche; per non dimenticare le doti personali di sensibilità intellettiva, culturale e politica.

Un uomo che serviva in una parte del mondo che ha bisogno tanto di simboli quanto di traghettatori. E se si parla di simboli, in questa parte del mondo, non possiamo non menzionare che nello stesso giorno è stato ufficializzato un francobollo a memoria del 70° anniversario dello scrittore e minatore Alexej Stakanov.

Un giorno, oggi, che ci riporta al 30 agosto del 1935 dove il “lavoratore del mondo” superò l'allora record di estrazione ben 14 volte. “Credo nel lavoro e nella forza dell'uomo”, la frase semplice e storica con cui ci piace ricordarlo.

Aggiungere qualcos'altro a questa pagina sembra quasi superfluo. Forse un ultimo appunto: “la resistenza, la lotta, il tentativo di raggiungere la libertà è come un minatore che scava forte, deciso e inarrestabile. Che rischia la sua vita per dare energia al mondo. Che spesso è simbolo di sfruttamento ma ha anche segnato enormi momenti storici. Unici nel suo genere. Primo fra tutti la nascita della parola sciopero che, rimbalzando da una parte all'altra del mondo, ha dato libertà a tutti”.

MIA- Movimento Internazionale Antifascista

02/09/2017 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
Credits: Stanislav Ratinskij, Compagno del Partito Comunista di Donetsk

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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