Repressione dei cortei ed eterogenesi dei fini

Due testimoni d’eccezione della repressione della manifestazione studentesca, della indignazione suscitata dalla carica dei minorenni, del vano tentativo di intimidire chi si mobilita contro il genocidio.


Repressione dei cortei ed eterogenesi dei fini

Video-intervista in collaborazione con il canale YouTube Tracce di classe dei professori e rappresentanti dei lavoratori Guido Masotti e Daniele Ippolito che hanno seguito da vicino la mobilitazione degli studenti per denunciare il genocidio in atto a Gaza duramente repressa dalle forze del disordine borghese. I nostri due testimoni di eccezione ci raccontano la grande mobilitazione di cui sono stati co-protagonisti per denunciare la dura repressione di minorenni impegnati per cercare di porre fine allo spaventoso massacro dei palestinesi. La chiara regia politica volta a intimidire chiunque osi manifestare in difesa degli oppressi ha avuto il paradossale effetto di sviluppare una indignazione generalizzata contro il governo più reazionario della storia della Repubblica. Allo stesso modo, il tentativo di impedire le manifestazioni contro il massacro dei palestinesi ha favorito la costruzione di una grande manifestazione nazionale contro il rischio di genocidio.

08/03/2024 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Tracce di classe

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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