La crisi umanitaria al confine tra Polonia e Bielorussia

Un breve comunicato in cui denunciamo la crisi umanitaria che si sta consumando al confine tra Polonia e Bielorussia.


La crisi umanitaria al confine tra Polonia e Bielorussia

Nelle ultime settimane migliaia di migranti provenienti da Medio Oriente, Afghanistan e Nord Africa si stanno riversando, nel tentativo di fuggire dalle guerre causate dall'imperialismo occidentale, sul confine tra Polonia e Bielorussia per entrare in territorio europeo. Il governo polacco ha già schierato più di sei mila militari al confine per evitare il transito dei migranti, mentre l'Unione europea, che fino a poco tempo fa si trovava coinvolta in un braccio di ferro col governo fascista polacco per questioni legate ai diritti civili, ha già manifestato indirettamente il suo supporto a quest'ultimo additando la Bielorussia, paese non allineato, come orchestrante di questa crisi migratoria insieme al governo di Mosca allo scopo di destabilizzare i confini dell'Ue.

Queste persone si ritrovano a soffrire e morire per mano dei militari e del freddo invernale mentre si consuma l'ennesimo braccio di ferro sulla loro pelle tra le Potenze coinvolte. 

Come Gruppo Giovani de La Città Futura denunciamo fermamente qualunque tipo di scontro diplomatico sulla pelle dei migranti e la responsabilità dei Paesi Occidentali di questa crisi e auspichiamo, inoltre, che vengano accolti il prima possibile così da porre fine a questa tragica vicenda.

Abbasso l'imperialismo!

12/11/2021 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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