ROQUE DALTON
Chi avvolse il tuo nome
In un groviglio di fango?
A chi giovò l’inganno?
Come e perché un popolo vive
In perpetua guerra
Avvolto da fame e sangue?
Cosa dicono quei democratici
Ipocriti inginocchiati al capitale
Avido padrone dei destini umani?
Roque: uomo proteso oltre l’amore
stesso sangue del suo popolo
destinato come l’indio
a subire la storia
percorrendo la terra
come i fiumi nati dalla Sierra
respirando il sapore verde
degli spazi della selva.
La poesia non scindeva dalla lotta
sempre al fianco della madre
che piangeva il figlio
affogato dalle bande padronali
al padre costretto agli stenti
di un lavoro lacero e nero.
Lo uccisero confusi da un inganno.
Il volto lo stesso in quegli attimi
coi riti e gli istinti bestiali indistinguibili
qualcosa di turgido s’agitava nel profondo.
Così l’amore cadde confuso
nei gironi infernali del dolore
strappato con protervia …
ne rimase il silenzio.
Che dire ancora:
Il suggeritore sta nelle parole
Al dio del Cielo la misericordia.