Sabato, 02 Luglio 2016 02:45

Spagna: il ritorno della destra

di

Contro ogni previsione, contro ogni sondaggio, nonostante anni di crisi, sconfitte e scandali – l’ultimo in ordine di tempo scoppiato a poche ore dal voto – la destra del Partito Popolare ha vinto le elezioni spagnole del 26 Giugno. Non solo il PP è rimasto il primo partito spagnolo, è anche riuscito a guadagnare quasi settecentomila voti nonostante il calo dell’affluenza generale.

Proseguendo nell’esposizione dei lineamenti fondamentali di Il capitale affrontiamo: il feticismo della merce e l’affermazione di una nuova divinità: il denaro. Vedremo inoltre come la reificazione è resa necessaria dal duplice significato della libertà della forza-lavoro nella società capitalista

La nozione di feticismo nasce all'interno della riflessione sulla “religiosità primitiva” ma da questa è trasferita ad altri ambiti culturali. Contiene in sé una prospettiva critica che consente di scomporre i nostri “feticci” nel sistema di relazioni che in essi si cristallizzano

In parallelo la risposta in Francia e in Italia, dove governa il centro sinistra che produce leggi di riforma del lavoro contro i lavoratori e favorevoli al capitalismo.

Il 25 giugno Comune-info ha organizzato un evento presso la Tenuta della Mistica, per far incontrare persone e associazioni che hanno scelto percorsi per fare cultura, produrre in modo sostenibile.

“Solo un partito guidato da una teoria di avanguardia può adempiere la funzione di combattente di avanguardia” (V.I. Lenin, Che fare? 1902) : brevi riflessioni sul ruolo della teoria rivoluzionaria.

Il saggio dell’economista Vladimiro Giacché affronta con estrema lucidità la questione della menzogna, come presenza costante e pervasiva. Come riuscire a sventarla per denunciare che “il re è nudo”?

Cosa è rimasto di quel cambiamento?

La Mappa dell’Intolleranza promossa da VOX – Osservatorio Italiano sui diritti

A Palazzo Reale di Milano una mostra aperta fino al 10 luglio. A cento anni dalla morte il Comune celebra un protagonista dell’avanguardia italiana del primo Novecento. Una rassegna che esplora la genesi del suo linguaggio e le fonti visive che hanno contribuito alla formazione e allo sviluppo del suo stile.

La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

Newsletter

Iscrivi alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato sulle notizie.

Contattaci: