La Repubblica Popolare Cinese (oltre 1,4 miliardi di abitanti) e la Repubblica Socialista del Vietnam (quasi 100 milioni di abitanti) rappresentano ad oggi i due Paesi socialisti più popolosi del mondo e più importanti per il peso delle loro rispettive economie. Dal 2017, infatti, la Cina ha superato gli Stati Uniti come primo Paese al mondo per PIL a parità di potere d’acquisto, mentre il Vietnam e uno dei paesi con il tasso di crescita più elevato del pianeta, occupando attualmente la 26ma posizione nella stessa classifica del Fondo Monetario Internazionale.
La Cina e il Vietnam hanno stabilito le relazioni diplomatiche sin dal gennaio del 1950, solo pochi mesi dopo la fondazione della RPC da parte di Mao Zedong ma, nonostante la vicinanza geografica, culturale e politica, i due Paesi non hanno sempre avuto rapporti idilliaci. Nel 1979, addirittura, i due Paesi combatterono una breve guerra lungo il confine, che si concluse dopo appena un mese con il mantenimento dello status quo ante bellum, e che si chiuse definitivamente nel 1999, con la firma di un trattato bilaterale sui confini. Altre forme di schermaglie si verificarono negli anni successivi e fino al 1991, soprattutto per il controllo degli arcipelaghi delle isole Spratly e Paracelso, questione tuttora irrisolta.
Nonostante il contenzioso ancora aperto, la Cina e il Vietnam si sono fortemente impegnati nel miglioramento delle relazioni bilaterali negli ultimi anni, attraverso la firma di numerosi accordi e il miglioramento della cooperazione in molti settori, nonché la continua crescita degli scambi commerciali. Il valore degli scambi ha raggiunto un nuovo record di 165,9 miliardi di dollari nel 2021, con una crescita del 24,6% rispetto all’anno precedente, e questo dato dovrebbe essere ulteriormente migliorato quest’anno. In base a questi dati, la Cina rappresenta oggi il primo partner commerciale del Vietnam, mentre il Vietnam è il sesto partner commerciale della Cina, ma il primo nella regione del sud-est asiatico.
Nell’ambito di questo processo di miglioramento delle relazioni bilaterali, Nguyễn Phú Trọng, segretario generale del Partito Comunista del Vietnam, ha visitato la Cina tra il 30 ottobre ed il 1º novembre, pochi giorni dopo la fine del 20º Congresso del Partito Comunista Cinese e la conferma di Xi Jinping alla guida dello stesso [1]. Secondo gli osservatori, il fatto che Trọng sia stato il primo leader straniero a recarsi in Cina dopo l’importante evento politico ricopre un particolare peso simbolico.
Il momento più importante della visita diplomatica è naturalmente stato il vertice tra Nguyễn Phú Trọng e Xi Jinping, tenutosi lunedì a Pechino. In quest’occasione, entrambi i leader hanno sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione bilaterale globale e strategica tra Cina e Vietnam.
“Il Vietnam aderisce fermamente a una politica estera di indipendenza, autosufficienza, diversificazione e multilateralizzazione. È un membro responsabile della comunità internazionale”, ha detto Trọng, il quale ha aggiunto che il suo Paese dà sempre la priorità allo sviluppo delle relazioni globali e della cooperazione strategica con la Cina.
Xi, dal canto suo, ha sottolineato che la visita del suo omologo è stata significativa per entrambe le nazioni e per le loro relazioni bilaterali. Il presidente cinese ha poi affermato che la Cina apprezza le sue relazioni con il Vietnam ed è disposta a compiere sforzi per espandere l’amicizia e la collaborazione tra di loro, risultando in una cooperazione strategica globale. Ha inoltre detto che il rapporto sarebbe stato di "vicinanza amichevole, cooperazione globale, stabilità a lungo termine e lungimiranza" nello spirito di "buoni vicini, buoni amici, buoni compagni e buoni partner".
Trọng ha espresso il desiderio che la Cina continui a creare condizioni favorevoli per espandere il mercato dei prodotti agricoli, forestali e della pesca vietnamiti, mantenere una catena di approvvigionamento regolare e accelerare le procedure alle dogane. Ha proposto che la Cina faciliti le procedure e aumenti la quota per le merci vietnamite che transitano dalla Cina in treno verso un Paese terzo.
In risposta, Xi ha promesso di approfondire le relazioni economiche in modo equilibrato, stabilendo condizioni favorevoli affinché il Vietnam esporti prodotti agricoli, forestali e della pesca verso il mercato cinese.
Le due parti hanno concordato di amministrare la linea di confine in conformità con i documenti e accordi firmati, nonché di sostenere l’avvio anticipato di un progetto pilota di cooperazione turistica per le cascate di Bản Giốc (Detian, in cinese), situate lungo il corso del fiume Quây Sơn (Guichun), al confine tra i due Paesi, e divise tra la provincia cinese del Guangxi e quella vietnamita di Cao Bằng.
Per quanto riguarda i problemi marittimi, i leader dei due partiti hanno affermato che si tratta di una questione ancora aperta nelle relazioni bilaterali, e che sostenere la pace e la stabilità in mare è fondamentale e prioritario per la crescita di entrambe le nazioni. A tal proposito, Trọng ha auspicato che le due parti possano risolvere pacificamente le loro divergenze in conformità con il diritto internazionale.
Dopo i colloqui, Nguyễn Phú Trọng e Xi Jinping hanno assistito alla firma di 13 documenti sulla cooperazione politica, la giustizia, il commercio, le dogane e l’ambiente, nonché i viaggi tra le due nazioni. Infine, Xi ha assegnato al suo ospite la medaglia dell’amicizia cinese, affermando che Trọng è un "buono e vero amico" della Cina, e che questa onorificenza riflette l’amicizia tra le due parti e la loro speranza di perseguire un futuro migliore.
Vietnam e Cina hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui affermano che la cooperazione tra i due Paesi deve essere rafforzata per gli interessi delle persone di entrambe le parti. Il testo afferma che il Vietnam e la Cina sono buoni amici, vicini e partner, ed entrambi lottano per la felicità dei propri popoli, la prosperità di entrambi i Paesi e per la pace e lo sviluppo dell’umanità.