Giro d’Italia, adesso le tappe più difficili

Dopo la prima dozzina di tappe ci si è avvicinati alle montagne, dove si decide la 102sima edizione della corsa rosa


Giro d’Italia, adesso le tappe più difficili

COURMAYEUR. Oggi la carovana del Giro d’Italia di ciclismo è arrivata a Courmayeur, da un paio di giorni i corridori sono entrati nella fase più decisiva della 102sima edizione della corsa a tappe, si affrontano le salite prima della tappa finale a Verona, con l’ultima fatica a cronometro. Come i nostri lettori sanno, ogni giorno sulla pagina Facebook “La Città Futura” c’è il resoconto delle tappe, con la rapida cronaca sportiva e curiosità legate al territorio attraversato. Sul numero settimanale on line del sabato, un terzo approfondimento.

Continua, allora, fino a domenica 2 giugno con l’arrivo a Verona anche l’iniziativa “#Ue al Giro”, un viaggio nella carovana del Giro d’Italia 2019 per raccontare alcuni dei numerosi progetti sostenuti, promossi e finanziati in Italia dall’Unione europea.

Dopo essere tornata a fare tappa in Emilia Romagna, la carovana si è diretta mercoledì in Piemonte. Il camper con i colori della bandiera Ue è sempre nel "serpentone" dei veicoli al seguito del Giro: informa e sensibilizza i cittadini sulle politiche europee dedicate al lavoro, ai giovani, all'ambiente, allo sport, alla salute, alla mobilità sostenibile e alla sicurezza alimentare.

Negli ultimi giorni e fino a domani, domenica 26, quando c’è l’appuntamento per le elezioni del nuovo Parlamento europeo, il camper UE è transitato in Emilia Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, dove il Giro arriverà alla fine della tappa di domani.

Martedì 21 maggio, alla partenza di Ravenna, abbiamo incontrato il campione di pugilato Francesco Damiani, ex allenatore della nazionale, che ha portato il suo saluto al camper europeo. Alcuni dei progetti finanziati nelle due città della tappa sono: il Museo Classis con il suo laboratorio aperto, il Parco della creatività, il Teatro delle Passioni (nato dalla ristrutturazione delle Aziende elettriche modenesi) la Casa natale di Enzo Ferrari, la galleria espositiva e il Museo dei Motori Ferrari.

Mercoledì scorso da Carpi a Novi Ligure, dove era presente anche Faustino Coppi, che all’avvio del Giro ha mandato il suo messaggio sull’Europa e il valore dello sport. Alcuni dei progetti qui finanziati sono: Palazzo dei Pio, Museo della Città, Cortile di Levante, Cortile d'Onore. Nel Comune di Reggio Emilia il Chiostro di San Pietro, a Parma i Chiostri del Correggio, a Piacenza l’ex chiesa del Carmine. Molti sono anche i laboratori aperti nella regione per la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri storici. E’ conosciuto in tutto il mondo il Festival Internazionale delle Abilità Differenti di Carpi, Modena, Bologna. Infine è l’Emilia Romagna la regione in cui c’è il più grande numero di prodotti DOP in Europa nella categoria food.

Nei giorni successivi: giovedì 23 da Cuneo a Pinerolo, venerdì 24 da Pinerolo a Ceresole Reale, oggi da Saint-Vincent a Courmayeur e domani da Ivrea a Como.

Una delle partnership è quella con le radio universitarie riunite sotto la sigla di RadUni, parte del format europeo Europhonica, i cui giornalisti accompagnano quotidianamente la grande corsa con interventi e interviste, un modo che dovrebbe rafforzare l’idea di Europa aperta e vicina ai giovani, la stessa che ha visto l’impegno di Antonio Megalizzi e Bartosz Orent- Niedzielski, vittime sei mesi fa dell’attentato di Strasburgo.

C’è l'iniziativa, ideata e promossa dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, che coinvolge attivamente la rete Europe Direct e quella dei centri di documentazione europea operanti in Italia.

Tra Piemonte e Lombardia si attraversano province che confinano con la Confederazione Svizzera: è ancora aperta, in molti si domandano se lo sarà ancora dopo l’elezione del nuovo Parlamento, la progettualità Interreg, finanziamenti dalle Regioni italiane con il contributo dei Cantoni svizzeri.

26/05/2019 | Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.

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L'Autore

Guido Capizzi

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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