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Il problema che i dirigenti sovietici devono affrontare, una volta conquistato il potere politico mediante la rivoluzione, può essere così sintetizzato: “Come costruire il socialismo partendo da un’economia sostanzialmente agricola, devastata dalla carestia e dalla miseria, causate dalla guerra civile?”. Sulle risposte fornite a tale domanda si apre, tra i dirigenti sovietici, un aspro dibattito. Di particolare spessore teorico e politico è quello che vede contrapposti Lenin e Bucharin.

Oggi che sempre più spesso i revisionisti divengono apologeti del proprio imperialismo continentale, diviene essenziale distinguere fra antimperialisti e nazionalisti piccolo-borghesi.

Concludiamo l’esposizione del pensiero di Lenin nell’interpretazione produttiva che ne ha dato Stefano Garroni.

Martedì, 06 Ottobre 2020 09:53

Lenin vs il socialsciovinismo

Il social-sciovinismo è, agli occhi di Lenin, la forma più compiuta dell’opportunismo.

Domenica, 13 Settembre 2020 18:19

Lenin vs la cultura nazionale

La critica di Lenin, purtroppo ancora attuale, alla “cultura nazionale” e al socialsciovinismo in nome del diritto dei popoli all’autodeterminazione e dell’internazionalismo proletario
Domenica, 16 Agosto 2020 13:08

Il Lenin di Garroni

Uno studio su Lenin quale omaggio a Stefano Garroni e al suo eccellente saggio “Lenin: la riflessione sul Partito. Un uso della dialettica”, proposta come appendice al volume Dialettica e socialità, Bulzoni, Roma 2000
Sabato, 18 Luglio 2020 22:23

Lenin vs il cosmopolitismo

Proseguendo nella disamina della critica di Lenin ai sette peccati capitali del riformismo di destra e dell’opportunismo di sinistra, passiamo alla disamina critica del cosmopolitismo
Il socialimperialismo e la conseguente formazione dell’aristocrazia operaia sono fra i maggiori responsabili del fallimento della Rivoluzione in occidente e del conseguente affermarsi dei fascismi.

Proseguiamo il ciclo di pubblicazioni su etica e marxismo proposto dalla professoressa Ciattini, docente della Sapienza di Roma e anche dell’Università Popolare Antonio Gramsci

Domenica, 24 Maggio 2020 13:05

La critica di Lenin al nazionalismo borghese

Lenin distingue nel modo più netto il diritto dei popoli ad autodeterminarsi e la necessità di contrastare in ogni modo il nazionalismo borghese

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La città futura

“Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”

Antonio Gramsci

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